Il decreto Trasparenza, in vigore dal 13 agosto 2022, disciplina il diritto all’informazione sugli elementi essenziali del rapporto di lavoro.
Il datore di lavoro è tenuto ad essere chiaro e trasparente rispetto alle condizioni di lavoro, in caso contrario sono previste sanzioni amministrative/pecuniarie da 250 a 1500 euro.
Le novità non riguardano solamente i lavoratori dipendenti, ma anche quelli con tipologie contrattuali “non standard”, pertanto si applica a:
- Contratto di lavoro subordinato (compresi quelli agricoli)
- Contratto di lavoro somministrato
- Collaborazione coordinata e continuativa
- Contratto di lavoro intermittente
- Contratto di prestazione occasionale
- Contratto di lavoro marittimo, domestico e con pubbliche amministrazioni
Con il nuovo contratto del decreto trasparenza, oltre all’identità delle parti, luogo di lavoro, inquadramento, livello, qualifica, durata, periodo di prova e CCNL, si specificano:
Durata del congedo per ferie e/o altri congedi retribuiti;
Programmazione orario normale di lavoro ed eventuali ore in aggiunta a quelle garantite;
Diritto a ricevere la formazione erogata dal datore di lavoro;
Procedura e termini di preavviso in caso di recesso;
Utilizzo di sistemi decisionali o di monitoraggio automatizzati;
Enti e istituti che ricevono contributi previdenziali e assicurativi.